Benvenuti

Benvenuti sul Blog di Fiscoeasy. In questo spazio troverete la pagina dedicata al Podcast a cura di Fiscoeasy e tutti gli approfondimenti che il nostro Team pubblica su temi fiscali.

venerdì 2 agosto 2019

Prendiamoci una Pausa


ISA - Indici sintetici di affidabilità fiscale

Via gli studi di settore e al loro posto debuttano gli Indicatori sintetici di affidabilità fiscale (ISA), uno strumento con cui l’Agenzia delle Entrate misura statisticamente il corretto importo dei compensi e dei ricavi di professionisti e imprese. A differenza di quanto previsto con gli studi di settore, con gli ISA non ci sarà più la distinzione tra contribuenti "congrui" e "non congrui".
Il nuovo strumento, prende in considerazione un lasso di tempo di 8 anni e dunque i nuovi Indicatori dovrebbero contenere dati più attendibili rispetto agli studi di settore. Vediamo allora di seguito il funzionamento degli Indicatori sintetici di affidabilità fiscale, cosa cambia per i contribuenti e i benefici previsti per tutti coloro che raggiungono un buon livello di affidabilità in base a una scala di valori da 1 a 10.
Cosa sono gli Indicatori sintetici di affidabilità fiscale?
Ora scendiamo più nei dettagli per capire esattamente di cosa stiamo parlando: cosa sono gli ISA. In poche parole gli Indicatori di affidabilità fiscale sono uno strumento a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per valutare i ricavi e i compensi dei contribuenti in modo trasparente e giusto.
Nella pratica gli ISA misurano tramite un sistema statistico-economico informazioni e dati inerenti a diversi periodi di imposta, fornendo una serie di valori per verificare la coerenza della gestione aziendale o professionale dei contribuenti.
Di conseguenza, in base al riscontro dei corretti comportamenti fiscali, è possibile individuare i contribuenti "affidabili", che potranno accedere così a consistenti benefici premiali.
Il funzionamento degli Indicatori sintetici di affidabilità fiscale
I nuovi Indicatori di "compliance" sono uno strumento che si basa su un’informazione sintetica per individuare il grado di affidabilità dei contribuenti attraverso una scala di valori da 1 a 10. Per voti pari o al di sotto del 6 vi è il rischio di inserimento nelle liste selettive dei controlli da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
Dopo aver determinato il proprio punteggio il contribuente può decidere di aumentarlo ed eventualmente massimizzarlo fino a 10. Per fare ciò il contribuente deve indicare in dichiarazione dei redditi ulteriori compensi o ricavi. Naturalmente questo comporta il versamento delle maggiori imposte dirette (Irpef, Ires e Irap) e delle imposte indirette (IVA). La differenza sostanziale rispetto agli Studi di Settore è che con gli ISA è il contribuente che decide l’eventuale importo maggiore da dichiarare per migliore il proprio indice sintetico di affidabilità.
Il grado di affidabilità dei contribuenti viene valutato secondo l’attività economica principale svolta, considerando comunque sempre la specificità della singola attività oppure il gruppo di attività economico. L’indice sintetico di affidabilità fiscale è dunque l’espressione di un giudizio di sintesi sull’affidabilità dei comportamenti dei contribuenti.
Si tratta di Indicatori elementari di affidabilità e di Indicatori elementari di anomalia. I primi hanno lo scopo di valutare l’attendibilità di relazioni tra grandezze di natura strutturale e contabile: ricavi e reddito per addetto, gestione del magazzino in relazione alle scorte, etc. Gli Indicatori elementari di anomalia esprimono, invece, delle incongruenze gravi rispetto al modello organizzativo attraverso un’analisi divisa in categoria che tiene conto della redditività, della gestione dei beni strumentali e di altri importanti parametri come l’incidenza degli oneri straordinari e degli accantonamenti.
I contribuenti obbligati all’applicazione agli Indicatori sintetici di affidabilità sono quindi i lavoratori autonomi e gli esercenti attività di impresa sia in forma individuale che in forma societaria. Gli indicatori di affidabilità non si applicano ai periodi di imposta in cui i contribuenti hanno iniziato o cessato l’attività lavorativa, nei confronti di organizzazioni di volontariato, di imprese sociali e di contribuenti minimi e forfettari.
L’Agenzia delle Entrate informa i contribuenti sugli esiti ottenuti e sulla base di quanto emerso dall’indicatore di affidabilità fiscale assegna loro un punteggio da 1 a 10. Superiore è il punteggio ottenuto dal contribuente e naturalmente maggiore è la sua affidabilità. Un punteggio elevato consentirà ai contribuenti di accedere con maggiore facilità al regime premiale e ai vantaggi garantiti dall'applicazione del nuovo strumento dell'Agenzia delle Entrate.
I benefici premiali sono previsti a cominciare da un indice di affidabilità pari ad 8.
Benefici Premiali
Indice di affidabilità
Esonero visto conformità per la compensazione dei crediti IVA, IRPEF ed IRAP entro determinate sogli; esonero visto conformità o garanzia per i rimborsi IVA entro determinate soglie, riduzione di un anno termini di accertamento

8

Esonero da accertamenti  analitico-induttivo
8,5
Esonero dall’applicazione del “redditometro” a determinate condizioni
9
Disapplicazione della disciplina sulle società non operative
9